MIAO SI GIRA

Visitate la nuova mostra di Fermo Immagine il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.

Le città degli animali

Milano e Roma a Misura di pet.

Un prato per gli animali

Il blog per ricordare i nostri Urban pet.

Urban Garden

Il sito per vivere verde in città.

lunedì 28 dicembre 2009

IL “BLACK”





DAGLI SHOW ALLA MODA, LA MANIA (CONTESTATA) DI INVENTARE IL “BLACK”

Da quando una “mamy” ha conquistato la Casa Bianca sempre di più si evidenzia il black come tendenza.

Chi di voi ha notato questa tendenza?

Vogue “colora” la top model.


Ed è polemica, il Guardian “Sconcertante e offensivo”.

Il “blacking up” scurirsi il volto è tornato alla ribalta.

La direttrice di Vogue France Carine Roitfeld e il fotografo Steven Klein hanno ingaggiato la modella Lara Stone (pallidissima e biondissima) e l’hanno scurita agghindandola con accessori etnici.

In Australia un gruppo di 5 cantanti si sono scuriti i volti per interpretare i Jackson Five, lo show è stato travolto dalle polemiche.

A partire dall’Ottocento l’uso del trucco marrone e le parrucche crespe sono state utilizzate per consentire ad attori bianchi di interpretare personaggi di colore, spesso con intento ironico o denigratorio e sfumature più o meno razziste.


fonte http://www.dressspace.it/2009/12/il-%E2%80%9Cblack%E2%80%9D.html

mercoledì 23 dicembre 2009

PRRUCCHE GONFIABILI

lunedì 21 dicembre 2009

PARRUCCA D'OBBLIGO A CAPODANNO A MADRID




basta dire movida che ormai anche fuori dalla Spagna tutti capiscono che si ci riferisce alla vita notturna e più in generale al divertimento notturno.

Allora che cosa c'è di meglio se non coniugare la notte dove la movida impazza con la città dove è nata? Insomma un giro di parole per dire che trascorrere il capodanno a Madrid è un'esperienza indimenticabile e travolgente. Un divertimento che, grazie alla vasta scelta di voli lowcost, risulta anche molto economica. Insomma, visto che questa è una notte di follie si può scegliere anche di volare a Madrid solo per vivere un capodanno speciale.

Se la notte a Madrid non è mai noiosa, quella del 31 dicembre è sicuramente la più movimentata la gente riempie strade e piazze per festeggiare fra chiacchiere, brindisi, musica, bar e momenti di follia giocosa.

Il cuore pulsante del capodanno madrileno è tutto a Puerta del Sol. Cuore non solo del capodanno, ma dell'intera città e della stessa Spagna. Non a caso le distanze delle strade spagnole si misurano avendo questa piazza come punto di riferimento.

Ma torniamo alla notte del 31. L'appuntamento è davanti al campanile in attesa che la campana suoni i 12 rintocchi che danno inizio alla festa e come vuole la tradizione ogni rintocco viene accompagnato dal riutale che vuole che sia mangiano un acino d'uva e per ogni acino va espresso un desiderio. Al dodicesimo rintocco, al dodicesimo acino d'uva e al dodicesimo desiderio, la festa, quella vera, ha inizio e la movida madrilena esplode con un delirio di balli, musica e spettacoli e locali in cui entrare e uscire fino all'arrivo della mattina.

Ovviamente non mancano i fuochi d'artificio che, durante questa notte speciale, illuminano di colore la notte madrilena così come tutte le altre città del mondo.

Il capodanno a Madrid è legato anche ad un'altra curiosa tradizione, quella delle parrucche. Non si può festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo senza averne una, è per questo che tra i banchetti di Plaza Mayor se ne trovano di tutte le fogge. Ovviamente per una notte folle come questa la parrucca più adatta è la più folle e divertente che riuscirete a trovare.

E per concludere i festeggiamenti, prima di andare a letto, un'ultima tradizione da rispettare... una dolce tradizione, quella dei Churros, dei dolcetti fritti spolverati di zucchero con cui tutti gli spagnoli iniziano l’anno nuovo. Ma la prima cosa da fare ovviamente, è cercare se ci sono voli per Madrid ancora disponibili. E se è troppo tardi... pazienza, sarà per il prossimo anno!

domenica 20 dicembre 2009

LE FAMOSE PARRUCCHE VIOLA DI U.F.O.




Se dopo quasi quarant'anni vi state ancora chiedendo che senso avesse che gli intercettori potessero sparare un missile solo, rallegratevi perché tra poco potreste avere la risposta. In questa news questa e altre cose interessanti della settimana


A cosa servivano realmente le parrucche viola? Perché gli intercettori lunari avevano un missile solo? E soprattutto perché, sapendo che gli intercettori erano tre, agli UFO non veniva mai in mente di attaccare in quattro?

Questa e altre domande sono rimaste a rimbalzare nelle pareti del cranio di una moltitudine di appassionati non più giovanissimi che da ragazzini si entusiasmava per le gesta della Shado — Supreme Headquarters Alien Defence Organization — nel telefilm UFO, creato da Gerry Anderson e trasmesso anche in Italia (e sulla tv Svizzera, col titolo Minaccia dallo spazio) nei primi anni Settanta.

Ora che la macchina dell'entertainment, dopo aver omaggiato (massacrato?) film, telefilm, fumetti e videogiochi americani, sta cominciando a guardara ai telefilm inglesi (niente male, comunque, il remake di Il prigioniero), sta per arrivare il momento anche per UFO. Già attivo il casting, che pare abbia selezionato Joshua Jackson per fare Paul Foster e sia in trattative con Ali Larter per Veronica Lake. Chi farà Straker? E chi indosserà la parrucca viola del tenente Ellis? E i nuovi intercettori avranno ancora il missile più largo dell'ugello di lancio?

PARRUCCHE ..RIAPRE IL NEGOZIO DI VIAREGGIO

Tornerà a vendere parrucche, ma in via Fratti: domani l’inaugurazione
Strage, riapre il primo negozio

VIAREGGIO. Come l’araba fenice. Dalle ceneri di via Ponchielli alla nuova sede in via Fratti, nell’isolato compreso tra le vie De Amicis e Vespucci: la Versilia Parrucche di Maria Ademia Germani è la prima azienda, tra quelle che erano situate di via Ponchielli, a riaprire i battenti dopo la maledetta notte del 29 giugno. Il negozio sarà inaugurato domani alle 15.30 e porta sicuramente con sé un messaggio di rinascita. L’auspicio, infatti, è che il lieto evento faccia da aprifila alla riapertura delle altre cinque aziende andate distrutte poco meno di sei mesi fa. Ma, a controbilanciare la speranza, c’è la rabbia. Il sentimento di chi attende ancora di tornare nella propria casa o di riprendere la sua attività e, nel frattempo, ha dovuto continuare a pagare le varie imposte.
La rabbia che si legge negli occhi di Maria Ademia. «C’è tanta mortificazione, però non deve venir meno la speranza, la forza di andare avanti - commenta la signora Germani, alla quale le fiamme hanno divorato anche l’abitazione - vogliamo ritornare alla vita dopo essere stati sradicati da via Ponchielli. Dopo che ci è stata rubata l’anima». La signora Germani gestisce il negozio, da sempre a conduzione familiare, da 20 anni: vende prodotti per i capelli, come tinture e shampoo, e parrucche per spettacoli teatrali e costumi di Carnevale ma anche per chi deve affrontare le cure chemioterapeutiche o soffre di alopecia. «Non c’è rimasto nulla in via Ponchielli, tutto è andato completamente distrutto: la mia fortuna è stata quella di aver preso questo fondo in via Fratti, il cui contratto è stato stipulato il 18 giugno, ovvero undici giorni prima del disastro. Stavamo effettuando dei lavori per poter costruire, al posto del vecchio negozio, la casa per mia figlia: purtroppo è andata così. Senza questo fondo, e senza i prestiti degli amici per anticipare i pagamenti, non sarei mai ripartita. Ce l’ho fatta, ma quanti sacrifici...». Si sono rivelati insufficienti, dunque, i finanziamenti arrivati da Regione e Provincia, cui potrebbero aggiungersi altri fondi come proposto dal Comune di Viareggio. «Non abbiamo ricevuto alcun aiuto, ma ormai ci siamo abituati - prosegue la signora Germani, lasciando trasparire amarezza nelle sue parole - alcune persone sono state eccezionali, su altre preferisco sorvolare. Ci siamo trovati di fronte un muro di gomma. Che situazione atroce».
Domani, idealmente, riparte il tessuto lavorativo della via Ponchielli che non c’è più: «Io sarò la prima a riprendere l’attività, ma non sono la sola. Ce ne sono altre cinque che in questi mesi sono rimaste ferme. C’è chi ha perso la casa ma, fortunatamente, prosegue il lavoro. Ma non manca neppure chi, come me, si è ritrovato privato della sua abitazione e della sua attività. Sacrosanto risarcire i bambini ed i familiari delle vittime, ma non dimenticate che ci sono anche le imprese».
Una di queste, la sua, ripartirà domani. Adesso si attende che venga seguita a ruota dalle altre. L’arrivo dell’anno venturo è sempre accompagnato dal desiderio di gioia. Un desiderio che si rafforza nei cuori degli abitanti e dei commercianti di via Ponchielli, i primi a volersi lasciare alle spalle questo 2009.




TANTI AUGURI DA PARTE DI TUTTI NOI!
LIA PARRUCCHE

sabato 19 dicembre 2009

parrucche particolari per questi ..bebè re-born






Quando spesso abbiamo parlato di giocattoli per adulti ci siamo finora riferiti al senso lato del suo significato, anche se avvolte il valore semantico può essere preso così alla lettera:

Parliamo dei bebè clone, quei bambolotti riprodotti in maniera così fedele tanto da meritarsi l’appellativo di figli finti.

E’ una moda che è scoppiata on line e di cui ci arrivano notizie dalla Capitale, dove diversi negozi in centro iniziano a trattare questo nuovo articolo.


Li chiamano bebè re-born, letteralemente ri-nati.
Così li considerano i proprietari che si fingono loro genitori.

Le riproduzioni di queste bambole sono così fedeli da generare in molti casi una sorta di affetto surrogato dettato dalla mancanza di un figlio desiderato o perso nel corso della vita.

Per questo accade non di rado che a coppie che non possono avere figli vengano regalati questi re-bornes.

I giovani artisti che si occupano di confezionare queste opere, i c.d. reborners, usano come tecnica principale il modellamento e il re-styling di bambole di alto pregio, apportando quelle modifiche che fanno assumere alla nuova bambola un aspetto sorprendentemente reale.
Per la pelle vengono usati materiali ad alto standard qualitativo come la ceramit o il vinile pregiato.

In genere le bambole vengono smontate pezzo pezzo, cosparse di un velo di vinile e colorate con un lavaggio viola che gli conferirà una stabilità di colorazione negli anni.

Dopo di che viene la parte artistica:
i bambolotti vengono dipinti con colori a olio e speciali colori per il vetro per riprodurre l’umidità costante delle labbra.

Le ciocche vengono applicate una a una oppure grazie a parrucche in mohair o kanekalon.

L’impiego di materiali pregiati e la lavorazione particolarmente lunga e complessa fa oscillare il prezzo anche a cifre considerevoli come un migliaio d’euro.


fonte http://www.lussuosissimo.com/re-born-i-bambolotti-per-adulti/

Kristen Stewart e Dakota Fanning: un nuovo look!




Dopo New Moon, le due bellissime star continuano a lavorare insieme. E fanno rivivere gli anni Settanta. The Runaways è il film esclusivo che racconta le vicende dell’omonimo gruppo femminile rock, i cui leader sono la chitarrista e voce Joan Jett (Kristen Stewart) e la tastierista e voce Cherie Curie (Dakota Fanning). Ecco la foto della band originale.La band percorre la dura strada del successo fra case discografiche ed eticchette non sempre “pulite”. Ce la faranno a farci rivevere l’atmosfera rock di quegli anni? Dall’atmosfera del video direi proprio di si! Parrucche, chitarre, luci soffuse… in bocca al lupo a Dakota Fanning e a Kristen Stewart!
E voi.. le preferite in versione “saga Twilight” o in questo folle look anni 70



fontehttp://www.ilmondodipatty.it/2009/12/17/kristen-stewart-e-dakota-fanning-the-runaways-video-esclusivo/

lunedì 14 dicembre 2009

Taylor Swift torna al vecchio look...PARRUCCA?




Con molta probabilità, la nuova acconciatura sfoggiata qualche giorno fa da Taylor Swift era soltanto una parrucca. Bella, ma pur sempre finta. È un vero peccato perché i capelli lisci aggiungevano qualcosa in più a questa splendida cantante di 20 anni (li ha compiuti ieri). Voi come la preferite: riccia o liscia

fonte http://feedsandbeer.ath.cx/?p=45767

La Commedia di Candido”: una gran donna








La Commedia di Candido”: una gran donna
fra tre grandi filosofi, un grande libro e tanto scompiglio
Giovedì 17 dicembre alle 21.00 al teatro Condominio Vittorio Gassman

una meravigliosa Ottavia Piccolo

in un lavoro di Stefano Massini per la regia di Sergio Fantoni.

Al suo fianco, sul palco, Vittorio Viviani





Gallarate (Va), 10 dicembre 2009 – Un’ex attrice che calcava i palcoscenici più malfamati del 1700 parigino. Il suo nome è Augustine e, con diversi travestimenti, ora da cameriera, poi da medichessa, infine da aristocratica, si presenta come misteriosa dama ai tre filosofi considerati “padri dell’Europa moderna”, vale a dire Diderot, Rousseau e Voltaire.

Diversi per indole, ma accomunati da un libretto, anche se per motivi diversi: Voltaire perché lo sta scrivendo, gli altri due per il timore di quanto contiene.

Motivo di “unione”, il “Candido”, il libro con cui Voltaire se la prendeva davvero con tutti: i colleghi filosofi, l’arroganza dei militari, l’ipocrisia degli uomini di chiesa,…

Il congegno che porta in scena i tre maestri francesi della filosofia del ‘700 rappresentandoli con ironia e irriverenza e facendoli ruotare attorno alla divertente e stupenda figura dell’attrice Augustine s’intitola “La Commedia di Candido”, ha come sottotitolo “ovvero: avventura teatrale di una gran donna, tre grandi e un grande libro (con tutto lo scompiglio che ne seguì)” e arriva al teatro Condominio Vittorio Gassman di Gallarate, nella stagione della Fondazione Culturale, giovedì 17 dicembre 2009 alle 21.00.


fonte http://provatieconsigliati.blog.lastampa.it/provati_e_consigliatiil_b/2009/12/la-commedia-di-candido.html

venerdì 11 dicembre 2009

LADY GAGA IN VERSIONE DRACULA





Lady Gaga in un omaggio al film “Dracula”. Di sicuro un look molto vampiresco.
Ormai possiamo aspettarci questo e altro dalla nostra Miss Gaga. La cantante è stata vista in pubblico con un’ acconciatura molto simile a quella del protagonista del film “Dracula” di Francis Ford Coppola. Non è di certo la prima volta che la Star di “Bad Romance” si fa notare per le sue acconciature eccentriche. Possiamo ricordare, infatti, che non molto tempo fa la Gaga aveva dichiarato:

Ho più di 20 parrucche, così posso avere un nuovo look senza correre dal parrucchiere ogni giorno. Come mi presento al mondo dipende da come mi sento dentro.
Per esempio, la mia parrucca rossa riccia è selvaggia e un po’ confusa. Quando la indosso penso anche io di essere in quello stato d’animo


fonte http://www.vanitymusic.it/2009/12/11/lady-gaga-in-versione-dracula/

mercoledì 9 dicembre 2009

Le parrucche di Lady Gaga





Lady Gaga, la cantante conosciuta come la «nuova Madonna», ha un'enorme collezione di parrucche: «Ne ho più di 20, così posso avere un nuovo look senza correre dal parrucchiere ogni giorno; come mi presento al mondo dipende da come mi sento dentro», ha detto la cantante
Lady Gaga, la cantante conosciuta come la «nuova Madonna», ha un’enorme collezione di parrucche. «Ne ho più di 20, così posso avere un nuovo look senza correre dal parrucchiere ogni giorno. Come mi presento al mondo dipende da come mi sento dentro», ha detto la cantante.

La pop star crede che ogni parrucca abbia la sua propria personalità e quando la si indossa si assumono anche le sue caratteristiche. «La mia parrucca rossa riccia è selvaggia e un po’ confusa. Quando la indosso penso anche io di essere in quello stato d’animo».

Ma la giovane musicista di 23 anni insiste sul fatto che non sia necessario indossare una parrucca per sentirsi pazza: «Mi sento già abbastanza pazza. La vita di Lady Gaga è già confusionaria di suo».


fonte http://www.blitzquotidiano.it/photogallery/le-parrucche-di-lady-gaga-170389/

martedì 8 dicembre 2009

fumetti e ...parrucche

una parrucca ...per sorridere arriva il “dottor clown”






Anche alla pediatria della Gruccia, arriva il “dottor clownQuattro volte a settimana i volontari dell'Avo si travestono e alleviano, con il gioco, la permanenza in ospedale dei piccoli pazienti.

MONTEVARCHI - Ci sono luoghi dove i bambini non dovrebbero proprio stare e l'ospedale è sicuramente uno di questi. Ma capita anche che non se ne possa fare a meno. E così, in certi momenti della vita, anche bambini e bambine devono recarsi in ospedale ed essere ricoverati per periodi più o meno lunghi. La permanenza in ospedale è di per se una gabbia innaturale per i piccoli. Poi ci sono le cure, fatte anche di tecniche poco gradite, come le iniezioni, le flebo, o semplicemente le ricerche diagnostiche, raggi, ecografie, prelievi e quant’altro.

Allora, quando questo accade, è importante che gli adulti “inventino” soluzioni per rendere meno “amaro” questo periodo.

L’azienda sanitaria aretina - in collaborazione con varie associazioni - ci sta provando, adottando nei reparti di pediatria una serie di iniziative che tendono ad alleviare ciò che di negativo avvertono i piccoli pazienti.
Nel reparto di pediatria della Gruccia, da tempo è in atto un processo di "umanizzazione delle cure" che passa anche attraverso strumenti terapeutici quali la pet-therapy e la promozione della lettura. Con il mese di dicembre è entrato in funzione un altro strumento: la clown-therapy.
E' nota l'influenza che le emozioni esercitano sullo stato psicologico ma anche immunitario; in tale senso la clown-therapy diventa un vero strumento terapeutico migliorando la partecipazione dei piccoli alla terapia, riducendo il disagio che deriva non solo dalla malattia ma anche dalla ospedalizzazione.
Questo prezioso aiuto viene da un gruppo di 12 giovani che attraverso l'Avo e l'esperienza formativa presso l'ospedale Meyer porta in modo "dolce, rispettoso e brioso" il sorriso nelle situazioni di disagio.

Per il momento questa esperienza viene realizzata all'interno del reparto e nella sala di attesa del pronto soccorso pediatrico nei giorni di martedì e sabato, dalle 10 alle 12, e mercoledì e venerdì dalle 16,30 alle 18,30. A breve il servizio verrà esteso al DH chirurgico pediatrico dove l'attesa dell'intervento, ma anche il decorso successivo possono creare momenti di disagio sia nei piccoli che nei loro genitori.

I clown si vestono da medici e da infermieri, per smitizzare la figura dell’operatore professionale che per curare “fa male”. “E' un supporto terapeutico importante e ormai insostituibile - dicono i medici del reparto - perché a differenza degli adulti, ogni interruzione della propria condizione di ammalato nei piccoli pazienti, rappresenta essa stessa un miglioramento tangibile e una capacità di reazione alla malattia stessa”.
E allora questi ragazzi (in realtà ci sono anche uomini e donne over 50) impiegano alcune ore del loro tempo per vestirsi da dottori e infermieri, ma con i volti pitturati, i nasi finti, i camici disegnati, le parrucche e strani strumenti di cura: le siringhe che diventano gigantesche e senza punte, le flebo trasformate in strani macchinari che miscelano allegria, gioia, sorriso, gioco. In coppia il dottore-clown e l’assistente infermiere-clown ad uno ad uno “visitano” i piccoli pazienti che diventano “impazienti” nel farsi visitare.
L’intervento dei clown in corsia ha dimostrato, relativamente ad alcune patologie, una riduzione della degenza, della sofferenza ed un minor uso di anestetici. I dati parlano di una riduzione del 50% circa della degenza e di un 20% dell’uso di anestetici


fonte
http://www.arezzonotizie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=70630&Itemid=2

giovedì 3 dicembre 2009

da Crudelia alle parrucche fra il 600 e 700...rigorosamente bianche







Capelli bianchi: è colpa dei geni
All’inizio se ne vede soltanto qualcuno, sparso in mezzo a una folta chioma di capelli colorati naturalmente; poi iniziano a infittirsi, fino a che guardandoci allo specchio lo spavento è tale da far ingrigire anche tutti gli altri in un solo attimo. Sono i capelli bianchi, tra i più acerrimi nemici delle donne che vogliono mantenere un aspetto giovane e curato.

Volete un capro espiatorio per questi inquilini tanto odiosi? Ce lo danno i danesi stavolta, con uno studio guidato dal dottor David Gunn, condotto su coppie di gemelle dizigotiche e monozigotiche: la colpa dei capelli bianchi è da ricercarsi nei geni. I fattori ambientali centrano ovviamente, ma solo in minima parte. L’età della comparsa dei famigerati è scritta nel patrimonio genetico.

Esistono anche delle malattie che provocano l’incanutimento, come l’anemia perniciosa o alcuni disturbi della tiroide, ed inoltre non bisogna trascurare che stress e vita sregolata possono anticipare ulteriormente la comparsa dei capelli grigi o bianchi, ma la conclusione che ci arriva da questo studio è che ai capelli bianchi bisogna rassegnarsi, che non esiste nessun rimedio preventivo e che le uniche “cure” sono proprio le tinture.

Oppure c’è un’altra soluzione: sfoggiare la chioma bianca come abbellimento alla moda, ricordando il fascino perverso di Crudelia De Mon, oppure l’incanto delle parrucche tanto di tendenza fra il ‘600 e il ‘700.


fonte http://www.pinkblog.it/post/5116/capelli-bianchi-e-colpa-dei-geni

Paolo Poli e le sue mitiche parrucche





Paolo Poli, quasi centenario, al termine dello spettacolo, ringraziando, si schernisce e scuotendo con grazia la mano fa’ il gesto “ smammate” verso il pubblico che continua ad applaudire.; più che soddisfatto dell’accoglienza al Teatro Nuovo, ha intrattenuto con istrionica verve e grazia corrosiva i numerosi spettatori che affollavano il teatro.

All’apertura del sipario entra Poli nelle vesti della maestrina attorniata da allievi petulanti: poi si susseguono molteplici storie e canzoni con repentini cambi di abiti e personaggi soprattutto in vesti muliebri: la chantosa, la giovincella, la signora in odor di anzianità, il gagà parigino, l’insolito spaesato bagnante, e via via, fino ad un finale en travesti con parrucche fucsia e tutta la compagnia in guepière, (tranne Poli, con uno strepitoso e gotico abito da donna ragno). Quadri di scena incantevoli che citavano direttamente la grande pittura del 900 da De Chirico a Picasso e da Chagalle a Morandi da Hopper a Dalì per una performance che non ha lasciato spazio alla minima noia.

Classe, risate e cultura. Uno spettacolo che rimarrà nel ricordo per la straordinaria vitalità dell’ottugenario, meraviglioso Poli.


fonte
http://www.giornale.ms/san-marino-teatro-affascina-sempre-l%E2%80%99aristocratico-umorismo-di-poli/

TV: X FACTOR, MORI TRA POLEMICHE E PARRUCCHE E' STATA LEI LA STAR








Milano, 2 dic. - (Adnkronos) - Alla fine ha avuto ragione lei. Claudia Mori e' la vera vincitrice morale della terza edizione di X Factor. Hanno provato piu' volte a farla innervosire e cadere. Lei, d'altra parte, mancava dalla televisione da piu' di vent'anni e, perdipiu', non e' un tipo accondiscendente. Arrivata con l'etichetta di ''dispotica e intrattabile'', ha piazzato sulla porta del camerino un cartello in cui cortesemente invitava tutti a salutarsi con una cordiale stretta di mano ma senza baci perche' l'influenza, di questi tempi, e' meglio evitarla.


fonte http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/TV-X-FACTOR-MORI-TRA-POLEMICHE-E-PARRUCCHE-E-STATA-LEI-LA-STAR_4063314562.html

martedì 1 dicembre 2009

parrucche cartapesta





La musica ha finalmente inizio. Intonando canzoni nazional-popolari i serpenti iniziano ad uscire dalle loro anfore, ogni volta indossando grandi parrucche di cartapesta che rievocano personaggi famosi ed il pubblico viene trascinato nell'indovinare di chi si tratta, grazie all'aiuto del travestimento, la mimica e alcuni indizi. L'impresa non è difficile anzi, ci si diverte e si canta...


http://scatolaemozionale.blogspot.com/2009/12/le-fiere-del-teatro-sarmede-29-novembre.html

l’uso della cipria per parrucche maschili e femminili

La cipria
La cipria è di origine cinese. Comparve in Europa a partire dal XV secolo e venne utilizzata in un primo tempo come colorante per capelli. Dal XVII secolo divenne uno dei prodotti di cosmesi più utilizzati. Il suo consumo crebbe significativamente quando la moda impose l’uso della cipria per parrucche maschili e femminili fino alla Rivoluzione francese.

La cipria è un composto di caolino, amido, riso, carbonati (di bismuto, di zinco ed altri), coloranti e profumi. Veniva inizialmente venduto in sacchetti. Solo nel 1897 una legge obbligò gli operatori del settore a produrre ciprie in modo scientifico, senza rischi per le consumatrici.

Dalle donne di solito viene privilegiata la cipria compatta, da portarsi in borsetta per rapidi ritocchi, anche se, per un effetto mat puro, la cipria da preferirsi e' quella trasparente in polvere

Per un trucco sofisticato è meglio applicare la cipria preferita dopo il correttore e il fondotinta . Se invece il tempo è poco , meglio preferire un look piu' naturale, quindi va applicala subito dopo la crema idratante.

La cipria in polvere va sempre applicata con un grosso pennello o con un piumino,raccogliendo un po’ di cipria e stendendola sul viso con movimenti leggeri dall’alto verso il basso . Alla fine,per mantenere fresco il trucco, vaporizzare sul viso dell’acqua minerale ghicciata (meglio se frizzante)

Cosiglio: una cipria troppo chiara fa apparire il viso troppo pallido e smunto, ma una troppo scura invecchia e involgarisce moltissimo.

http://rimmel.myblog.it/archive/2009/11/29/la-cipria.html

Sequestrate 550 parrucche in un negozio gestito da nigeriani

TORINO –
Non avevano le dovute indicazioni di leggeAgenti della Sezione Aurora/Vanchiglia/Madonna del Pilone della Polizia Municipale hanno ispezionato un negozio di acconciature, gestito da una donna nigeriana in corso Vigevano vicino a via Giaveno: durante l’ispezione hanno trovato nel locale parrucche “extension” senza le indicazioni di legge (produzione, materiale impiegato, provenienza). Le parrucche, in tutto 550 che dovevano essere trasformate in acconciature, sono state sequestrate dagli agenti

Powered by Blogger.

Share

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites