Market africani e cinesi, è allarme salute
Blitz dei vigili in trenta esercizi: farmaci illegali e cibo malconservato
Per due euro un´anziana compra una confezione di antinfiammatori che in farmacia ne costa dieci. Per un euro e mezzo un ragazzino prende una confezione da 150 grammi di hamburger e patatine: persino al fast food spenderebbe di più. Sono «affari» come questi che attirano sempre più italiani nei market cinesi e africani. Italiani strozzati dalla crisi, che però pare non toccare l´imprenditoria straniera. «A Torino si contano un migliaio di negozi africani e circa 1.500 asiatici. Negli ultimi anni sono raddoppiati, ne apre uno alla settimana - avverte Massimo Giusio, avvocato del Comune ed esperto di diritto del consumatore - Ma il problema più serio è quello per la salute: molte di queste attività violano i Codici del consumo del 2005, che prevedono una etichettatura dei prodotti chiara e completa, tradotta in italiano, un elenco degli ingredienti e precise norme sulle date delle scadenze».
Tra ieri e giovedì una grande operazione della polizia municipale ha passato al setaccio una ventina di esercizi commerciali stranieri nella zona nord di Torino, tra corso Vercelli, via Luigi Da Palestrina, via Martorelli, via Cigna e via Leinì. In tutto sono stati impiegati 30 agenti, coordinati dal nucleo di polizia amministrativa, sorta di «Nas» della municipale. Ieri una sollevazione popolare di gestori stranieri ha reso necessario l´intervento di polizia e alpini.
L´elenco della merce sequestrata è impressionante. Sono state trovate oltre 400 scatole di medicinali illegali: non solo le terribili e cancerogene creme sbiancanti usate dagli africani, ma anche antinfiammatori come il betametasone e antiflogistici (IL VIDEO I prodotti sequestrati). I vigili hanno anche portato via chili di carne conservata a temperatura ambiente, senza etichetta, senza nemmeno l´indicazione di quale sia l´animale: in molti casi le analisi rivelano che si tratta di antilopi - ma è stato trovato anche un tapiro - importate in chissà quale condizione o allevate nella cintura di Torino e macellate clandestinamente. E poi confezioni di pesce surgelato senza data di scadenza, tenuto in condizioni igieniche terribili. In un negozio cinese di acconciature sono state trovate anche 400 parrucche potenzialmente tossiche. In altri casi è stato trovato latte in polvere cinese contenente melamina. «Proprio per questa ragione già da alcune settimane - ha detto l´assessore al Commercio Alessandro Altamura - abbiamo concordato con il comandante della polizia municipale controlli più diffusi e capillari intensificare per tutelare l´igiene e la sicurezza alimentare del consumatore».
fonte http://torino.repubblica.it/dettaglio/Market-africani-e-cinesi-e-allarme-salute--VIDEO/1784760
sabato 21 novembre 2009
In un negozio cinese di acconciature sono state trovate anche 400 parrucche potenzialmente tossiche
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1 commenti:
E' pazzesco!!! e chissà di che cosa sono fatte??? per favore potete dirmi come è possibile mettersi in contatto con l'avvocato giusio di cui si parla nel servizio? grazie loredana
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