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sabato 29 maggio 2010

Tornano i '60 e 70' al Coconuts

Rimini - Tornano i '60 e 70' al Coconuts


Il locale del litorale riminese propone per sabato 29 maggio un hippie happy party all'insegna del colore e del divertimento


RIMINI - Si respira l'aria degli anni '60 e '70 al Coconuts, storico locale del litorale riminese. Domani, sabato 29 maggio, sarà l'abbigliamento hippie il must della serata, con i due decenni che torneranno attuali grazie all'aiuto della musica, di scenografie coloratissime, di costumi eccentrici e centinaia di fiori. Camicioni colorati, coroncine floreali, parrucche variopinte, pantaloni a zampa di elefante e zatteroni, mini e micro gonne sono il corredo richiesto per poter partecipare al "Flower Party".


La serata inizierà alle 21.30 con la cena FLOWER per poi proseguire con una notte di festa. Vip e amici in versione hippie sono attesi per la festa

Le star con un diavolo per… parrucca








Intramontabile dai tempi dell’Antico Egitto, la parrucca è sopravvissuta ai millenni e ai secoli, facendosi strada fino ad oggi. E qual è la strada che più ha battuto? Ma ovviamente la Walk of Fame! Star, starlette, divi e V.I.P. di tutto il globo amano sfoggiarla nelle occasioni più disparate: dalla cerimonia ufficiale al party selvaggio, la chioma posticcia è sempre nella lista invitati! Da quella cotonata e ossigenata di Dolly Parton alle varie capigliature artificiali di Cher, a Hollywood è parrucca a go go

giovedì 20 maggio 2010

PARRUCCHE NON A NORMA

TORINO - Personale del Nucleo di Polizia Amministrativa della Polizia Municipale e della Polizia di Stato, dopo molte segnalazioni dei residenti su varie irregolarità, ha effettuato una serie di controlli in esercizi commerciali di via Montanaro, in Barriera di Milano.
I controlli della Municipale, hanno riguardato prevalentemente cittadini nigeriani, otto dei quali sono stati accompagnati al Comando per accertamenti sull’identità e sulla regolarità della permanenza in Italia: uno è stato arrestato per non aver ottemperato ad un precedente divieto di espulsione ed altri 4 denunciati per possesso di patenti false. In queste operazioni, una persona è stata indagata per detenzione finalizzata alla vendita di orologi e capi di abbigliamento contraffatti ed un’altra per esercizio abusivo della professione di farmacista, e sono stati sequestrate 40 confezioni di creme medicinali a base di cortisone vendute illegalmente e 147 parrucche alle quali mancavano le informazioni obbligatorie per i consumatori: sotto sequestro anche capi di abbigliamento ed orologi contraffatti.
Sono state contestate violazioni amministrative per l'esercizio abusivo dell'attività di acconciatore e per inosservanza del Codice del Consumo per un totale di circa 1500 euro.

DNA E PARRUCCA




Firenze. Rapinatore di banca arrestato, incastrato grazie al Dna sulla parrucca

A incastrare il rapinatore di una banca di Firenze, dalla quale portò via un bottino di 120 mila euro, la prova regina per eccellenza, il Dna. Gli investigatori avevano infatti estratto il dato biologico dalle parrucche utilizzate dai due rapinatori durante il colpo, avvenuto nel giugno dell’anno scorso, comparandolo con quello estratto da dei mozziconi di sigaretta sequestrati durante una perquisizione a casa del sospetto.

Il Dna combaciava e i poliziotti della sezione antirapina della squadra mobile di Firenze hanno così sottoposto a fermo Italo De Witt, 57 anni, di Roma. Stessa sorte, un mese dopo il furto, per il ‘palo’, Pietro Sorrenti, 36 anni arrestato a Civitavecchia. Quest’ultimo, fuggito da solo con la refurtiva, era stato individuato sull’autostrada A1 all’altezza di Scandicci (Firenze) grazie ad una mazzetta ‘civetta’ che conteneva un localizzatore. Vistosi alle strette, l’uomo ha abbandonato in corsia d’emergenza l’auto, una Fiat Punto, e si era dileguato nei campi che costeggiano l’autostrada.

Tuttavia i poliziotti erano riusciti a recuperare il bottino (soldi e gioielli contenuti nelle cassette di sicurezza della banca, la filiale del Monte dei Paschi di Siena di via Pratese) e parrucche e batuffoli di cotone utilizzati dai due rapinatori durante il colpo, avvenuto calandosi dal tetto dell’edificio dopo aver praticato un foro.

fonte http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/firenze-rapinatore-banca-arrestato-dna-parrucca-384969/

..News moda cucina mamma amore casa bellezza video foto Parrucche da star: da Lady Gaga a Britney Spears e Selena Gomez






Vi piacerebbe trasformare il vostro look, ma solo per un giorno? Ecco come fare...

Avete voglia di una bella frangetta, ma sapete che vi annoiereste subito di portarla… Serata romantica? Sarebbero perfetti dei bei capelli lunghi, ma li avete tagliati corti stile punk proprio pochi giorni fa, per assomigliare a Kristen Stewart… Le amiche vi consigliano un caschetto sexy per una festa, ma vostra madre dice che non va bene poi per la scuola… Quante volte ci capita di voler cambiare drasticamente il nostro look, ma poi rinunciamo per paura di pentirci il giorno dopo?

La soluzione al nostro problema arriva come sempre dal luccicante mondo fashion delle star, che sia per motivi di lavoro, sia per un capriccio tutto femminile, rinnovano il loro taglio di capelli dall’oggi al domani. Come? Con delle semplici parrucche o delle extension! Partiamo ad esempio con la Venere nera, riapparsa in questi giorni a Cannes, Naomi Campbell… Come ci dice style.it, incantò tutti alla Croisette con un bel carrè, sostituito il giorno seguente da una fluente chioma corvina! E che dire dell’ultimo video di Rihanna, dove la vediamo con una splendida parrucca rosso fuoco? Sempre sul lavoro ecco anche Miley Cyrus, Ashley Tinsdale; Katy Perry e l’eccentrica e cliccatissima Lady Gaga, che sfoggia le parrucche più insolite, come quella bionda con un enorme bottone di capelli sul davanti!

Naturalmente non poteva mancare all’appello Paris Hilton… pensate che ha addirittura creato una sua linea di extension e parrucche, la Dream Catcher, con idee anche simpatiche come i cerchietti con ciocche di cappelli colorati, da applicare in pochi secondi per rinnovare il look. E la cosa sorprendente sono i bassissimi prezzi… Insomma se volete osare coi capelli, non occorre ragionarci troppo, con questo trucchetto da star potete tornare sui vostri passi in poche mosse! Se siete curiose e intrigate dall’idea, ecco un link che fa per voi… Buona parrucca a tutte

fonte http://donna.fanpage.it/parrucche-da-star-da-lady-gaga-a-britney-spears-e-selena-gomez-foto/

martedì 18 maggio 2010

PARRUCCHE E PAILLETTES...ARRIVA PRISCILLA!

Roma - Un classico della cinematografia glbtq. 16 anni sono passati da quando l'australiano Stephan Elliott portò in sala Priscilla, la Regina del Deserto. Drag movie sublime, diventato di culto in tutto il mondo, con Terence Stamp, Guy Pearce e Hugo Weaning nei panni di tre indimenticate drag.

Dopo aver sbancato i teatri di mezzo mondo, Priscilla arriva finalmente a Roma con il primo adattamento italiano, patrocinato del Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali. Il 21 e 22 maggio prossimo, al Teatro Vascello, a Giuliano Leva Zanetti spetterà l'arduo compito, con Andrea Berardicurti, ovvero La Karl du Pignè, Cristiano Pisciottani e Fabio Michele Lopes, alias La Fleur du Male, assoluti protagonisti.

La Storia - Dall’incontro di due drag queen, di nome Mitzie e Felicia, con Bernadette, una transessuale di grande charme e di profonda saggezza, sempre pronta a folgorare chiunque con le battute più acute e letali, prende avvio uno stravagante viaggio attraverso il deserto australiano, a bordo di un autobus color lavanda, accompagnato dalle musiche degli Abba, di Gloria Gaynor e dei Village People.

Una miscela inebriante di sontuose parrucche, scintillanti paillettes, piume di struzzo e musica anni Settanta, per uno spettacolo che porta in scena delle autentiche drag queen, dando l’occasione al pubblico capitolino di farsi sedurre da una vera e propria forma d’arte fatta di travestimento e incredibili trasformazioni, diventata un fenomeno di costume che spopola da un capo all’altro del pianeta. I tre protagonisti della vicenda si lasciano, ciascuno a modo proprio, un difficile passato alle spalle e, grazie a un nuovo ingaggio ad Alice Springs, una cittadina del centro Australia, partono alla ricerca di un futuro lontano da Sidney, la città in cui vivono, e dai suoi meccanismi spersonalizzanti. Mezzo di trasporto è una corriera sgangherata, per l’occasione dipinta di rosa e battezzata appunto Priscilla, stracolma di abiti di scena e orpelli per mille travestimenti. Vincendo la diffidenza iniziale, emergono ricordi d'infanzia, momenti di sincerità e confidenze intime. Ma il viaggio viene interrotto in pieno deserto per un guasto meccanico. L’imprevisto è l’occasione per nuove conoscenze, tra dimostrazioni di ostilità da parte dei rudi minatori e degli abitanti della provincia australiana, affascinati e spaventati dall’inatteso materializzarsi di tre mirabolanti chimere del palcoscenico, quintessenza di eccentricità e teatralità, e insperati lampi di amicizia e solidarietà. Dopo tante peripezie, il viaggio riprende e Tick, che tutti conoscono nelle sgargianti vesti di Mitzie, confida le sue preoccupazioni agli amici: è in realtà sposato e ad aver ingaggiato le tre drag queen è proprio sua moglie Marion. Inoltre un figlio di otto anni lo attende ad Alice Springs.

Il lieto fine è servito, per una storia affascinante e commovente che parla delle possibilità concrete dell’integrazione delle diversità, di nuove famiglie, amicizia e amore senza confini né pregiudizi. Il viaggio è infatti una grande metafora: non solo scoperta dell’altro, ma scoperta di sé e ricerca, per ognuno dei protagonisti di questa fiaba moderna, di una dimensione esistenziale più autentica, di equilibrio, armonia e rispetto.

martedì 11 maggio 2010

rapina e parrucche...a Loano

Loano, rapina alla banca Alpi Marittime: bottino tra i 20 e i 30 mila euro

Loano. Tre banditi, italiani, con volto travisato da parrucche e passamontagna, hanno assaltato intorno alle 12 e 50 la filiale della Banca Alpi Marittime di Loano, in via Doria. I tre rapinatori, di cui uno armato di taglierino, hanno immobilizzato i quattro dipendenti ed al cliente della filiale presenti al momento del colpo, intimando la consegna del denaro contante contenuto nelle casse.

Una volta arraffato il bottino i tre banditi si sono rapidamente dileguati a piedi, facendo perdere le proprie tracce. Secondo quanto appreso dai carabinieri il bottino della rapina è stimato tra i 20 ed i 30 mila euro, ma sono in corso ulteriori accertamenti e verifiche

domenica 9 maggio 2010

il padre fabbricante di parrucche....il figlio famoso pittore

Corot, pittore & traghettatore

Prodotta dai Musei d'Arte del Comune di Verona insieme al Louvre, da cui provengono circa la metà delle opere esposte, questa mostra è davvero diversa da tutte le altre, in verità non poche (almeno una decina negli ultimi vent'anni), dedicate in tutto il mondo al genio che ha inventato il paesaggio moderno. Nell'occasione, grazie all'impegno critico e all'originale impianto storiografico di Vincent Pomarède curatore della rassegna e del ricco catalogo destinato a rimanere una tappa miliare negli studi, sono state nuovamente affrontate e fornite inedite risposte alle questioni fondamentali sul contributo che Corot, in sessant'anni di lavoro senza soste, ha dato allo sviluppo della pittura occidentale. È stata una grande sfida, cui ora il pubblico viene invitato a partecipare attraverso un percorso espositivo originale e coinvolgente. Non era facile scegliere – avendo comunque la possibilità di attingere al meglio – tra una produzione immensa e isolare proprio quei capolavori che aiutassero a capire finalmente il suo ruolo di "traghettatore" tra la grande tradizione del paesaggio classico (Corot dichiarò: «... guardavo al Poussin che volevo raggiungere e anche superare») e le sperimentazioni all'aria aperta che avrebbero aperto la strada all'Impressionismo. Senza dimenticare l'enorme suggestione che il pittore, nato nel 1796 in rue du Bac a Parigi dove morirà nel 1875, ha esercitato sulle nuove generazioni dell'avanguardia storica, dei Picasso, Braque, Derain, che ammirarono con stupore le sue tele, non solo i paesaggi ma anche gli straordinari dipinti di figura, esposti al Salon d'Automne del 1909.
Partendo da questi stimolanti presupposti, i cento quadri selezionati – tra quelli di Corot, dei pittori precedenti come Poussin, Annibale Caracci, Lorrain, Desportes, Valenciennes, Michallon cui si è ispirato, e dei grandi tra Otto e Novecento, come Sisley, Cézanne, Monet, Denis, Picasso, Braque, Dérain, Matisse, Mondrian che lo hanno rimeditato – compongono uno straordinario, avventuroso itinerario attraverso tre secoli. Vi si può seguire la mutazione dell'idea del paesaggio e le trasformazioni di un genere "minore" che ha raggiunto proprio in lui un livello sublime. Al pubblico vengono richiesti molta disponiblità e un certo impegno – ma ne vale assolutamente la pena – nel percorrere le quattordici sezioni in cui è articolata la mostra. Vengono in aiuto le relative introduzioni in catalogo, tanto approfondite da costituire dei veri saggi critici che rendono ampio conto delle ragioni di scelte così meditate. Dopo una breve introduzione, opportunamente dedicata al tema della "Gerarchia e nobiltà del genere del paesaggio", la suddivisione delle opere è organizzata all'interno di tre grandi capitoli relativi a "L'ultimo dei classici", dove si indaga sulla continuità tra le innovazioni di Corot e la tradizione del paesaggio ideale, a "Gli ornamenti della natura", dove si analizzano i differenti approcci allo studio en plein air preliminare alla rielaborazione in studio. Mentre le cinque emozionanti sezioni finali sono riunite intorno alla problematica di "Corot. Il primo dei moderni", attraverso le mutazioni dello spazio dipinto e delle immagini che traghetteranno il romanticismo nel simbolismo sino all'astrazione, lungo l'asse ereditario lasciato alle avanguardie storiche.
In ogni fase della sua lunga operosità Corot rimane un pittore che incanta e questo incanto non si spegne mai, confermando quanto venne detto di lui, appena dopo aver compiuto i settant'anni: «L'età non può nulla sul vigore di questo arzillo e vegeto vegliardo. Il lavoro sembra acuire la sua verve. A ogni Salon ci porta delle tele fresche come le foglie appena spuntate». La sua grandezza, sfatando ancora una volta la leggenda dell'artista romantico maledetto, bello e impossibile, sembra contrastare con un aspetto fisico, con un'indole e una biografia privi di eccezionalità. Rimase per tutta la vita una sorta di «bambinone, timido e maldestro» che arrossiva quando gli rivolgevano la parola, ma dotato di una salute e di un appetito di ferro che gli donarono un costante buonumore. La sua golosità è rivelata per esempio da un pantagruelico menù trascritto in uno di quei taccuini dove tracciava sublimi idee per i suoi paesaggi immortali: «... uova al piatto, prosciutto, pasticcio di pollo, vitello con cicoria, paté, volatili al riso, tacchino con castagne, luccio, crema al cioccolato, meringhe, formaggio alla crema, fanchipane (non si è capito cosa sia), petits fours, marzapane». Sempre di ottimo umore, si risvegliava e svegliava i suoi compagni all'alba, quando lavoravano tutti insieme nella mitica foresta di Barbizon, uno dei luoghi di nascita del paesaggio moderno, cantando un'aria d'opera o una canzone. Non si sposò mai, convinto di avere, confessò, «un solo scopo nella vita, che intendo perseguire con costanza: fare paesaggi». Ricorse dunque, senza problemi, quando non trovava amiche disponibili, alle prostitute frequentate con assiduità anche in Italia, dove preferì le donne romane, che considerava le «più belle al mondo». «Di quando in quando – scriveva con candore a un amico – ne possiedo alcune; ma questo costa».
Figlio di commercianti – il padre fabbricante di parrucche aprì poi insieme alla madre un sontuoso negozio di mode – aveva il senso del denaro verso cui doveva provare un'attrazione istintiva. Questo è probabilmente il principale dei motivi di una produzione a un certo punto diventata frenetica. Diventato ostaggio dei mercanti cominciò a dipingere un quadro «dietro l'altro», aiutato da molti collaboratori. Ma al di là di questa produzione seriale e stereotipata, continuò a essere capace di creare capolavori, tanto che un osservatore eccellente come Odilon Redon, recensendo per il giornale di Bordeaux il Salon del 1868, segnalava, riferendosi a lui, che «questo eminente maestro possiede sempre rare qualità di composizione severa classica e semplice, (...) egli fonda il suo sogno su una realtà vista. (...) Ecco l'artista superiore: pittore davanti alla natura, poeta e pensatore in studio».

fonte http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2010/01/corot-verona.shtml?uuid=e9cd346c-fd1a-11de-8c90-4a248985d8b2&DocRulesView=Libero

sabato 8 maggio 2010

Una parrucca al giorno per Lady Gaga





Cambia stile a seconda dell’umore
Lady Gaga ha un rapporto molto particolare con le sue parrucche: le indossa a seconda dell’umore con cui si sveglia la mattina. La cantante, famosa tanto per i suoi successi musicali quanto per le sue eccentriche mise, può contare su una vasta gamma di copricapo con cui esplicitare i suoi stati d’animo interiori.

“Ho più di 20 parrucche – ha spiegato a “Contatctmusic” -. In questo modo posso avere un’acconciatura diversa ogni giorno senza avere un hair stylist che mi segue dal mattino alla sera. Non è fantastico?”. “Posso scegliere quella che più riflette come mi sento dentro. Oggi mi vanno i ricci rossi. Il modo in cui mi presento esteriormente è sempre uno specchio di ciò che ho dentro”.

Nonostante sia attualmente una delle artiste internazionali di maggior successo, la cantante 24enne ha poi ribadito che, secondo lei, il glamour non è una questione di denaro. “Una vita piena di stile è abbastanza diversa da una vita di lusso. Io non ho bisogno del lusso. Per anni non ho avuto nulla ma ero comunque piena di glamour. Come lo sono ora”.

fontehttp://celebrity.it.msn.com/index.cfm?objectid=82669

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