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giovedì 29 ottobre 2009

in via Ponchielli a Viareggio anche un negozio di parrucche è andato distrutto


Via Ponchielli, il tempo si è fermato
A quattro mesi dalla strage del treno: uno scenario di distruzione. E oggi un corteo per ricordare. Nella via della morte tutto è grigio: prime ruspe al lavoro, ma è come se il tempo si fosse fermato-

VIAREGGIO — Un piccolo quadro appeso a una parete, una scatola di latta su un cassettone, i pacchi di pa­sta ancora dentro la credenza di una cucina. Ma soprattutto le sagome an­nerite delle case, gli infissi carboniz­zati, gli avvolgibili fusi. Via Ponchiel­li si è come fermata. Se non fosse per il cielo terso tipicamente autunnale e per i cumuli di macerie che sono sta­ti rimossi, potrebbe sembrare l’indo­mani della tragedia. Invece sono pas­sati già quattro mesi esatti e stasera Viareggio si unirà l’ennesima volta in corteo per ricordare e chiedere giu­stizia. Da lunedì scorso le ruspe sono al lavoro per fare una nuova rete fo­gnaria e ripristinare centraline elettri­che e tubature. Quel poco che l’inci­dente ferroviario ha lasciato dietro di sé, comunque, è ancora quasi tut­to lì, immobile. Oltre la metà degli edifici saranno demoliti. Alcuni ver­ranno ricostruiti e altri, quelli a ridos­so dei binari, lasceranno il posto ad un parco della memoria.



.....E poi le aziende: erano sei nell’area col­pita dall’esplosione, alcune sono sta­te cancellate del tutto, delle altre ri­mangono i resti. Un negozio di par­rucche e uno di termoidraulica, un la­boratorio di lucidatura del marmo, una carrozzeria, uno studio di regi­strazione e una ditta che affittava ponteggi. «Ad oggi paghiamo ancora le rate dei mutui», sospira Gianni Bi­ni, ma la Regione Toscana si sta muo­vendo per congelarli.


AI "COLLEGHI" DEL NEGOZIO DI PARRUCCHE DISTRUTTO TUTTA LA SOLIDARIETA' E DISPONIBILITA' DI LIA PARRUCCHE PER POTER RIPRENDERE IL LAVORO.

fonte:http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/29-ottobre-2009/via-ponchielli-tempo-si-fermato-1601932620540.shtml

con vistose PARRUCCHE rapina a mano armata ad Ascona

Rapina a mano armata ad Ascona
Rubati orologi in pieno giorno in una gioielleria del centro

Cinque uomini, di cui almeno uno armato di pistola, sono penetrati verso le 13.00 nella gioielleria Zenger in Piazza San Pietro ad Ascona e, dopo aver immobilizzato e rinchiuso le due commesse nel retrobottega, hanno fatto man bassa di orologi. Il quintetto s'è poi dato alla fuga.

Secondo alcune testimonianze due rapinatori sono giunti sul posto in bicicletta e portavano vistose parrucche (una nera e una grigia). Altri due erano stati invece notati in precedenza in un bar vicino. Sembra che si esprimessero in una lingua dell'Europa dell'Est.

Gli inquirenti ritengono che si tratti di professionisti del crimine. La polizia ha provveduto ad allestire posti di blocco in tutta la regione, ma finora senza esito. Il bottino potrebbe essere ingente.

fonte: http://info.rsi.ch/home/channels/informazione/ticinoegrigioni/2009/10/28/rapina-Ascona.html

mercoledì 28 ottobre 2009

le parrucche di Claudia Mori non riescono a "creare" il nuovo personaggio





MILANO - In attesa dell'ottava puntata, arrivano i brani che i concorrenti di X-Factor dovranno eseguire sul palco di via Mecenate mercoledì prossimo. Intanto, forse per cercare di risollevare i dati dell'audience, sempre più desolanti, gli autori hanno deciso di puntare, invece che sulla musica, sulle riunioni di famiglia, chiamando come quarto giudice di una manche della puntata, Asia Argento, ex storica di Morgan. Ma basterà il gossip a far salire i dati di un'audience che diminuisce sempre più?


Non devono sapere più a che santo votarsi gli autori della terza edizione di X-Factor per riuscire ad accaparrarsi un po' di audience. Ci hanno provato con le liti, con le parolacce, con le indignazioni. Hanno provato a creare un personaggio televisivo nuovo, Claudia Mori, fallendo miseramente nonostante le parrucche e gli improbabili abiti. Hanno, allora, puntato su Morgan e cercato di far ruotare tutto attorno a Marco Castoldi, ma alla fine hanno visto che la cosa rischia di annoiare. Hanno provato con il super-mega-ospite italiano e poi con quello straniero.


http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=22477

venerdì 23 ottobre 2009

Con parrucca si diventa nero, nerissimo anzi..bianco








in realtà...il giornalista è...




Il signore (più anziano) che vedete qui in foto asserisce di chiamarsi Kwami Ogonno e di esser nato dalle parti della Somalia, come la sua pelle-cioccolata, la massa dei suoi ricci e quelle sue pupille color caffé dovrebbero ad evidenza testimoniare. Nel film-documentario dall’azzeccato titolo „Nero su bianco“ vediamo il povero Kwami girare solo e pensoso per le campagne della Sassonia a cercare, inutilmente, lavoro fra casali e contadini tedeschi (dell’est) non proprio illuminati. E comunque sospettosi nei confronti di Kwami (e delle sue sgargianti camicie). In un altro triste episodio ecco lo sfigatissimo Ogonno prender posto, in treno, in mezzo alla tifoseria più aggresiva di tutti gli stadi di Germania: gli scatenati Fans del Dynamo Dresden. Lo fa apposta il sedicente somalo a cacciarsi ovunque in Germania, dal nord al sud del paese, in mezzo ai guai?

Certo che lo fa apposta, visto che sotto quella pelle esageratamente scura del baffuto africano si nasconde il solito Günter Wallraff, il giornalista probabilmente più noto di tutta la Germania che da circa 4 decenni altro non fa che calarsi nei panni della povera gente, o dei poveri idioti. Per „mettere così alla prova“, come spiega il giornalista, o insomma ‚sputtanare’, diremmo noi, la mentalità e soprattutto la moralitá dei suoi connazionali. Sono allora dei ‚razzisti’, gente eticamente squallida questi 82 milioni di tedeschi al centro d’Europa? E sará poi ‚valido’ il Test morale che un irreprensibile professionista come Wallraff ha stavolta realizzato producendo dopo un anno di duro lavoro (e dopo esser sgaiattolato nei panni di Kwami Ogonno e di altri sfigatissimi personaggi) sia un film che un libro?
Nel frattempo Wallraff ha compiuto 67 anni e non ha i baffoni neri come Kwami, ma baffetti grigi e radi capelli bianchi. Gli studenti da 40 anni non protestano più come nel ‘68 contro Springer e nemmeno gli intellettuali di sinistra usano più in Germania le categorie degli ‚anni di piombo’ come Klasse, chi sta sotto o chi sta sopra. Lui invece, Wallraff, continua a mimetizzarsi e produrre così presunti ‚test’, come se infilarsi nei panni altrui fosse sinonimo di obiettività, ed il giornalismo (anche quello cosiddetto investigativo ) immune al tempo e alle trasformazioni sociali e politiche.

Ha ancora senso oggi questo tipo di inchiesta alla Diabolik?

Nel suo ultimo breve saggio sulla matematica e la dea fortuna Hans Magnus Enzensberger ha criticato molto saggiamente la più camuffata delle superstizioni postmoderne: la fede assoluta cioé che noi tutti (giornalisti, politici o lettori) nutriamo nelle tabelle statistiche, nei calcoli di probabilitá, sondaggi d’opinione o previsioni. In realtá, altro non sono che un gioco delle aspettative (tradite), o una continua caccia fra il gatto (colui che pone le domande) e l’interpellato-topo: che si nasconde o entra in agitazione non appena spuntano all’orizzonte le furbastre questioni (del gatto-giornalista). Le cui ‚statistiche’ alla fine riproducono spesso ciò che il gatto presume del topo, o quel che il topo (più furbastro ancora del felino) vuol dar ad intendere al gatto (scemo).

La realtá è davvero così semplicemente „Nero su bianco“ come il film-inchiesta di Günter Wallraff vorrebbe spiattellarci sotto gli occhi? O non sará che anche gli schemi del giornalismo-veritá, nonostante tutte le parrucche e telecamere nascoste, siano leggermente scaduti e comunque ingenui?

http://vastano.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/10/23/gunter-wallraff-e-il-giornalismo-verita/

giovedì 22 ottobre 2009

PARRUCCHE E RAPINE ..SEMPRE PIU' D' USO

Professionisti con passamontagna e parrucche. Sangue freddo e una sola arma che non ha sparato un colpo. Erano in tre. Più uno, per strada, che faceva da palo. Una rapina da esperti del crimine quella che ieri mattina, alle 11 e 30, ha visto per scenario l'hotel Palazzo Alabardieri, a due passi da piazza dei Martiri, dove era in corso un'esposizione di monili e pietre preziose della "Diadema Gioielli", una ditta nata a Napoli ma trasferitasi, da anni, nel Nord Italia. Le teche con i preziosi erano in bella mostra negli spazi dell'albergo (l'esposizione non era pubblica, ma solo per inviti), qualche visitatore curiosava tra i gioielli quando in tre sono entrati e, pistola in pugno, hanno immobilizzato con fascette di plastica gli impiegati dell'hotel e il titolare della "Diadema". Sono stati legati e fatti stendere a terra, mentre le vetrine venivano svuotate. Un dipendente dell'albergo, che aveva tentato di difendere un'impiegata che si lamentava mentre le legavano le mani, ha preso qualche schiaffo e la minaccia più spaventosa: la canna della pistola puntata alla fronte.

Pochi minuti per una rapina da cinquecento mila euro. I ladri hanno messo tutto in una valigetta e si sono allontanati con calma, senza destare alcun sospetto nei negozianti vicini all'albergo, o tra i passanti. Una testimone racconta di aver visto uscire dall'Alabardieri tre persone con occhialoni scuri e parrucche. «Si vedeva che erano parrucche - racconta - ma non ci siamo allarmati perché quei signori camminavano per strada con tutta calma, senza mostrare alcuna fretta». Un'auto li aspettava in piazza dei Martiri dove stazionano, ogni giorno polizia e carabinieri e talvolta anche camionette dell'esercito.

Presenze che ieri mattina non sono servite da deterrente. I ladri hanno agito indisturbati. Ma le loro mosse, i loro profili, potrebbero essere stati ripresi dall'unica telecamera che sorveglia l'hotel, piazzata oltre l'ingresso e collegata con il 113. La polizia scientifica sta esaminando il video, mentre già sono state trovate le impronte che i rapinatori hanno lasciato sulle teche. «Sono indignato e amareggiato», commenta il direttore e proprietario di Palazzo Alabardieri, Fabio Calandro. Preoccupato soprattutto delle ripercussioni negative che il fatto potrebbe avere sul suo hotel, una pubblicità negativa della quale l'albergo avrebbe volentieri fatto a meno.

http://napoli.repubblica.it/dettaglio/rapina-allalabardieri-colpo-da-500-mila-euro/1754232

VISTOSE PARRUCCHE NEL FILM IO, DON GIOVANNI




In Io, Don Giovanni Carlos Saura ci racconta un personaggio che fu dotato di grande fascino e di grande carisma, qualità che però furono a lungo il suo croce e delizia: Lorenzo Da Ponte, interpretato da un innocuo Lorenzo Balducci, alias Don Giovanni. La vita dell'autore, riscoperto attraverso un viaggio in due tappe (Vienna e Venezia, la seduzione e l'innamoramento, la fantasia e il cinismo), viene dipanata dal regista di Flamenco sui toni del dramma lirico: la musica accompagna i personaggi e le maschere, come quelle carnevalesche che ricorrono, insistite e velate di una oscura enigmaticità, più volte nel film, intensificandone l'azione. Alle biografie parallele dello scrittore italiano e del genio Mozart, Lino Guanciale, un sorprendente attore emergente da tenere d'occhio, si accompagnano sgualciti rivoli privati: Saura inanella una serie concatenata di sotterfugi e di sipari retti dall'amor fou, e contaminati da un ostentato erotismo, che scoprono i retroscena di una delle opere liriche più sofferte e più conosciute al mondo. Sfarzosi costumi e vistose parrucche incorniciano le figure di attori e di attrici che si muovono e recitano come su un palcoscenico mentre le bizzarre scenografie "plastiche" miscelano in maniera posticcia gli acquerelli settecenteschi e i colori caldi dei costumi e delle passioni, che provano con grande sforzo a emergere dai composti duetti amorosi, dai seni ammiccanti e maliziosi in bella mostra e dalle maldestre esibizioni voyeuristiche.

Parrucche da gatti...made in Italy


Martedì 20 ottobre al Palabrescia
Martedì 20 ottobre 2009 al Palabrescia c'è Cats, musical celebre nel mondo che per la prima volta viene presentato nella sua versione italiana grazie al lavoro della Compagnia della Rancia. La regia è nelle mani di Saverio Marconi.

Cats è uno dei più grandi successi teatrali di tutti i tempi per spettatori, numero di recite e incassi. Musical celebre nel mondo, per la prima volta viene presentato nella sua versione italiana grazie al lavoro della Compagnia della Rancia. La regia è nelle mani di Saverio Marconi, assistito da Daniel Ezralow, che curerà anche le coreografie dello show.

Cats, le cui musiche saranno eseguite da un’orchestra dal vivo, racconta la notte in cui i Jellicle Cats, i 25 gatti più famosi del mondo, si riuniscono per conoscere il gatto che avrà il privilegio di salire al Livello Superiore e rinascere a nuova vita.

Le parrucche sono state realizzate da Zaira De Vincentiis a lei vanno i nostri complimenti!!

PALABRESCIA
via San Zeno 65
Brescia
030348888

fonte http://brescia.2night.it

mercoledì 21 ottobre 2009

TRILLI E I SUOI CAPELLI IN MOSTRA ALL'ATELIER GLUCK ART DI MILANO




LIA PARRUCCHE PETTINA TRILLI!
LE PARRUCCHE DELLA FATINA ALATA REALIZZATE ED ACCONCIATE DA LIA PARRUCCHE!

martedì 20 ottobre 2009

Colpo alla 'banda delle parrucche':

Dopo un anno e mezzo, le forze dell'ordine hanno stretto il cerchio intorno al commando che, per le rapine in banca, utilizzava parrucche e occhiali da sole per non farsi riconoscere. Sotto accusa anche altre cinque persone, tra cui una donna

Svolta nelle indagini sui colpi in banca fotocopia messi a segno lo scorso anno a Sassari e in Gallura da quella che era stata ribattezzata la "banda delle parrucche". Dopo un anno e mezzo di indagini, le forze dell'ordine sono riuscite a stringere il cerchio intorno ai componenti del commando che durante i colpi, a mano armata, utilizzava delle parrucche e degli occhiali da sole per non farsi riconoscere. Gli accorgimenti non sono serviti e il lavoro paziente, svolto gomito a gomito dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Sassari e dagli agenti della Squadra Mobile della Questura ha dato i suoi frutti. Gli investigatori, guidati dal capo della squadra mobile Giusi Stellino e dal capitano Sergio Molinari, hanno lavorato sotto la coordinazione del sostituto procuratore Michele Incani. Mesi di intercettazioni telefoniche, di pedinamenti e accertamenti tecnici su alcune automobili e sui tabulati telefonici, hanno portato gli inquirenti ad individuare i componenti della banda. Sette persone, tra cui una donna, sono finite nel registro degli indagati con l'accusa di concorso in rapina; per due di loro è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice delle indagini preliminari Gianni Delogu. Il primo a finire in manette il 7 ottobre scorso è stato Graziano Carta, 27 anni di Siniscola. Sono stati i carabinieri a notificargli l'ordinanza nella colonia penale di Mamone dove stava scontando un'altra condanna. Quando ha capito che per lui si stavano per riaprire le porte del carcere il giovane ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato e accompagnato nell'istituto di pena di Oristano. Una decina di giorni prima era invece riuscito a sottrarsi all'arresto da parte degli uomini della squadra mobile Antonino Sale, 44 anni di Bitti. L'uomo, ritenuto la mente della banda, era fuggito da un sottotetto della sua abitazione e per quasi un mese è rimasto latitante. Stamattina, dopo una trattativa con la polizia, si è costituito in questura a Sassari, nelle mani del capo della Squadra Volante Bibiana Pala. Secondo le accuse il commando sarebbe responsabile di almeno quattro colpi, tre a Sassari e uno ad Arzachena, che in tutto avevano fruttato circa 130 mila euro.

giovedì 15 ottobre 2009

PRODOTTI NON SICURI, 100MILA SEQUESTRATI DA GDF NEL BARESE

- Bari, 6 ott. -I militari della Guardia di Finanza di Putignano hanno sequestrato in un esercizio commerciale all'ingrosso, gestito da un cittadino di origine cinese, a Casamassima, oltre 100 mila articoli pericolosi (giocattoli, parrucche, piercing, orologi, cosmetici ed accessori vari, cinture, raffiguranti i nomi e le figure di personaggi noti, orecchini e prodotti di vario genere), privi del marchio di sicurezza "CE". Tra i prodotti sequestrati anche piercing e cosmetici vari, che per la loro specificita' possono essere nocivi per la salute. Il titolare del punto vendita e' stato denunciato

Trovati con parrucche e pistole, arrestati

Trovati con pistola, parrucca e passamontagna nell'auto, due arresti nella capitale
Avevano probabilmente già messo a segno una rapina i due pregiudicati di 34 e 43 anni, provenienti dalla provincia di Frosinone, fermati dai carabinieri della Stazione Roma Ottavia in via Flaubert, al Quartaccio. A bordo della loro auto, nel corso di uno specifico servizio di controllo antirapina, i militari hanno trovato un passamontagna, una parrucca, una pistola automatica «Beretta» con matricola abrasa e 1600 euro in contanti che - secondo gli investigatori - potrebbero essere il frutto di un «colpo» da poco compiuto: ipotesi, questa, a centro degli accertamenti in corso in queste ore. Nel frattempo, i due pregiudicati sono stati arrestati per porto abusivo d'armi e condotti a Regina Coeli. Nella giornata di domani saranno interrogati dal magistrato inquirente. I due dovranno dare molte spiegazioni circa quegli oggetti rinvenuti nell'auto e circa la loro presenza in una zona frequentata dalla malavita romana. Non ci è dato sapere se insieme ad altri complici stessero preparando un colpo. Sulla vicenda stanno svolgendo indagini i carabinieri. Di certo si sa che uno dei due era già stato coinvolto in una storia di rapine avvenute alcuni anni fa ai furgoni portavalori.

RAPINATORI MASCHERATI IN BANCA MILANO, BOTTINO DI 50MILA EURO

(AGI) - Milano, 12 ott. - Rapina in banca da 50mila euro oggi a Milano. Due uomini con il volto coperto da parrucche e occhiali hanno fatto irruzione nella filiale Unicredit di corso XXII marzo all'angolo con via Anzani, hanno minacciato un dipendente senza mostrare armi e gli hanno intimato di consegnare loro il denaro contenuto nelle casse: 50mila euro. Poi sono fuggiti a piedi prima dell'arrivo della polizia

Trucchi, parrucche e barbe finte

Trucchi, parrucche e barbe finte
gli artisti che creano la magia
Oggetti dai film "Moulin Rouge", "Il paziente iglese", "Apocalypto", "Troy"
e due backstage con esperti truccatori dove diventare "star per un giorno"

.......il set di Moulin Rouge, sfoggia le mitiche parrucche in stile Belle Epoque di Nicole Kidman, ispirate ai quadri di Degas e Toulouse-Lautrec, corredate da foto e pannelli. Il set di Australia è tutto rievocato con foto inedite, con Hugh Jackman alle prese con la sua barba. Racconta Maurizio Silvi: "Il look di Hugh non è stato improvvisato: già un anno prima avevamo eseguito dei make-up test. Baz Lurhmann aveva in mente un'idea che non riusciva a trasmettere. Ad un certo punto gli mostrai una foto di Clint Eastwood e lui: Ecco il mio mandriano!".

mercoledì 14 ottobre 2009

parrucche afro per Louis Vuitton


parrucche maxi afro per le giovanissime! ecco le proposte di Louis Votton

parrucche come i capelli di Jovetic


Parrucche realizzate come il calciatore Stefan Jovetic!Giocatore della Fiorentina!
Negli anni 90 spopolò l'aconciatura e ovviamente la parrucca di un altro fuoriclasse l'olandese Gullit

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