Dopo un anno e mezzo, le forze dell'ordine hanno stretto il cerchio intorno al commando che, per le rapine in banca, utilizzava parrucche e occhiali da sole per non farsi riconoscere. Sotto accusa anche altre cinque persone, tra cui una donna
Svolta nelle indagini sui colpi in banca fotocopia messi a segno lo scorso anno a Sassari e in Gallura da quella che era stata ribattezzata la "banda delle parrucche". Dopo un anno e mezzo di indagini, le forze dell'ordine sono riuscite a stringere il cerchio intorno ai componenti del commando che durante i colpi, a mano armata, utilizzava delle parrucche e degli occhiali da sole per non farsi riconoscere. Gli accorgimenti non sono serviti e il lavoro paziente, svolto gomito a gomito dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Sassari e dagli agenti della Squadra Mobile della Questura ha dato i suoi frutti. Gli investigatori, guidati dal capo della squadra mobile Giusi Stellino e dal capitano Sergio Molinari, hanno lavorato sotto la coordinazione del sostituto procuratore Michele Incani. Mesi di intercettazioni telefoniche, di pedinamenti e accertamenti tecnici su alcune automobili e sui tabulati telefonici, hanno portato gli inquirenti ad individuare i componenti della banda. Sette persone, tra cui una donna, sono finite nel registro degli indagati con l'accusa di concorso in rapina; per due di loro è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice delle indagini preliminari Gianni Delogu. Il primo a finire in manette il 7 ottobre scorso è stato Graziano Carta, 27 anni di Siniscola. Sono stati i carabinieri a notificargli l'ordinanza nella colonia penale di Mamone dove stava scontando un'altra condanna. Quando ha capito che per lui si stavano per riaprire le porte del carcere il giovane ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato e accompagnato nell'istituto di pena di Oristano. Una decina di giorni prima era invece riuscito a sottrarsi all'arresto da parte degli uomini della squadra mobile Antonino Sale, 44 anni di Bitti. L'uomo, ritenuto la mente della banda, era fuggito da un sottotetto della sua abitazione e per quasi un mese è rimasto latitante. Stamattina, dopo una trattativa con la polizia, si è costituito in questura a Sassari, nelle mani del capo della Squadra Volante Bibiana Pala. Secondo le accuse il commando sarebbe responsabile di almeno quattro colpi, tre a Sassari e uno ad Arzachena, che in tutto avevano fruttato circa 130 mila euro.
martedì 20 ottobre 2009
Colpo alla 'banda delle parrucche':
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