giovedì 22 ottobre 2009

PARRUCCHE E RAPINE ..SEMPRE PIU' D' USO

Professionisti con passamontagna e parrucche. Sangue freddo e una sola arma che non ha sparato un colpo. Erano in tre. Più uno, per strada, che faceva da palo. Una rapina da esperti del crimine quella che ieri mattina, alle 11 e 30, ha visto per scenario l'hotel Palazzo Alabardieri, a due passi da piazza dei Martiri, dove era in corso un'esposizione di monili e pietre preziose della "Diadema Gioielli", una ditta nata a Napoli ma trasferitasi, da anni, nel Nord Italia. Le teche con i preziosi erano in bella mostra negli spazi dell'albergo (l'esposizione non era pubblica, ma solo per inviti), qualche visitatore curiosava tra i gioielli quando in tre sono entrati e, pistola in pugno, hanno immobilizzato con fascette di plastica gli impiegati dell'hotel e il titolare della "Diadema". Sono stati legati e fatti stendere a terra, mentre le vetrine venivano svuotate. Un dipendente dell'albergo, che aveva tentato di difendere un'impiegata che si lamentava mentre le legavano le mani, ha preso qualche schiaffo e la minaccia più spaventosa: la canna della pistola puntata alla fronte.

Pochi minuti per una rapina da cinquecento mila euro. I ladri hanno messo tutto in una valigetta e si sono allontanati con calma, senza destare alcun sospetto nei negozianti vicini all'albergo, o tra i passanti. Una testimone racconta di aver visto uscire dall'Alabardieri tre persone con occhialoni scuri e parrucche. «Si vedeva che erano parrucche - racconta - ma non ci siamo allarmati perché quei signori camminavano per strada con tutta calma, senza mostrare alcuna fretta». Un'auto li aspettava in piazza dei Martiri dove stazionano, ogni giorno polizia e carabinieri e talvolta anche camionette dell'esercito.

Presenze che ieri mattina non sono servite da deterrente. I ladri hanno agito indisturbati. Ma le loro mosse, i loro profili, potrebbero essere stati ripresi dall'unica telecamera che sorveglia l'hotel, piazzata oltre l'ingresso e collegata con il 113. La polizia scientifica sta esaminando il video, mentre già sono state trovate le impronte che i rapinatori hanno lasciato sulle teche. «Sono indignato e amareggiato», commenta il direttore e proprietario di Palazzo Alabardieri, Fabio Calandro. Preoccupato soprattutto delle ripercussioni negative che il fatto potrebbe avere sul suo hotel, una pubblicità negativa della quale l'albergo avrebbe volentieri fatto a meno.

http://napoli.repubblica.it/dettaglio/rapina-allalabardieri-colpo-da-500-mila-euro/1754232

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