Quattro italiani candidati: «Ha vinto la nostra creatività»
Signoretti e Sodano selezionati per Il Divo
LOS ANGELES - «A fare i mostri sono buoni tutti, ma la vera difficoltà è fare film come Il Divo in cui il trucco c’è, ma non si vede». Parola di Aldo Signoretti (alla terza candidatura agli Oscar dopo Moulin Rouge e Apocalypto) e Vittorio Sodano, alla seconda dopo Apocalypto, entrambi in corsa con il film italiano di Paolo Sorrentino dedicato alla figura di Giulio Andreotti.
«A sperare lo speravamo - aggiungono i due -. Fare Il Divo non è stato facile. È stato fatto un lavoro artigianale fatto di protesi che non si dovevano vedere. Sorrentino non voleva una somiglianza con Andreotti, ma un Servillo che lo ricordasse soltanto. Sul film ci sono dieci parrucche, ma non si vedono, ore di trucco che neppure si avvertono perché tutto sembra naturale. Questa è la vera difficoltà che probabilmente hanno apprezzato gli americani».
mercoledì 3 febbraio 2010
PARRUCCHE E CANDIDATURE AGLI OSCAR ...
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