sabato 14 novembre 2009

parrucche e maschere in mostra "Omote-Le Maschere del Teatro No"








Mostra di maschere Promossa da Associazione culturale Yoshin Ryu con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Provincia e la Città di Torino, Nipponica.

La mostra "Omote-Le Maschere del Teatro No", terzo capitolo del progetto pluriennale "Giappone, lo spirito Nella forma" Che Ogni anno Rivela al pubblico un nuovo scorcio della cultura tradizionale del Giappone.

L'esposizione accompagnerà il visitatore nel fascino e Nelle suggestioni della cultura giapponese, Presentando Nelle Sale di Palazzo Barolo Le opere del Maestro Nomura Ran e kimono a causa di proprietà della famiglia Umewaka, una delle più note famiglie di attori no del Giappone, insieme alle qualifiche Il pubblico potra scoprire la magia del mondo del Teatro NO e delle Maschere Che ne sono protagoniste.

Le Maschere del - Omote teatro Nō
Il Teatro Nō non è sola rappresentazione scenica: La Vicenda, gli attori, le maschere, la musica, la scenografia e il pubblico sono tutti "tasselli" Fondamentali di un mosaico simbolico e ritualistico Che ha radici profonde, e lo spettatore in CUI DEVE Essere Consapevole di Trovarsi di fronte uno una trama teatrale Che PUÒ rapportare a se stesso e alla sua vita.
La semplicità dello spazio scenico sottolinea ed esalta Il valore archetipico del dramma, coinvolgendo lo spettatore nell'universo di valori e riferimenti simbolici e culturali richiamati dal teatro Nō. E 'la dialettica tra la scena, la ritualità del gesto degli attori, l'espressività delle maschere e il ritmo della musica no-Gaku uno permettere alla Vicenda di dilatarsi ed esprimersi al di fuori delle tradizionali coordinate di spazio e tempo. Ne Risulta Un'immagine Capace di suscitare profonde suggestioni sull'uomo e le sue passioni, A CUI Il pubblico PUÒ accedere previa la Conoscenza delle Vicende narrare e la disponibilità ad abbandonarsi alle emozioni, nell'intimo Partecipando alla rappresentazione.
L'attore indossa Nō sontuosi costumi, parrucche variopinte e Le Maschere (omote), protagoniste delle Vicende: rappresentano dei demoni,, Guerrieri o donne con lo Scopo di passioni molto affiorare, sentimenti e brame; Tensioni profonde Che si celano Nella psiche umana. Nonostante la Loro Apparente "staticità" espressiva, le omote, grazie alla maestria di Coloro Che le intagliano Seguendo secoli di tradizioni, riescono uno permettere la manifestazione di un'ampia gamma di sentimenti, così come avverrebbe nel volto umano stesso. L'intagliatore prima, successivamente el'attore, devono Essere Entrambi conoscitori della psiche umana e dei Suoi Travagli: le modificazioni degli Stati d'animo sulla scena Durante il dramma avvengono Esclusivamente grazie alla Capacità delle Maschere di espressione Modificare uno seconda di come la luce rifrange Sulle linee Loro, e alla bravura dell'attore di Compiere minimi Movimenti per modificarne l'espressione, PUR ESSENDO PRATICAMENTE impossibilitato alla vista. Giocando Sugli effetti di rifrazione della luce da parte delle maschere, l'attore SAPRA lontano Loro assumere Stati d'animo differenti dando corpo all'intreccio delle Vicenda e permettendo al pubblico di coinvolgersi vivere e, su di sé, le emozioni raccontate ed evocare nel dramma.
La maschera dunque, seppur intagliata nel legno, E non è univocamente definibile, così come lo sono gli Stati d'animo umani. Fortemente in un percorso simbolico ed emotivo, lo spettatore è Condotto dalle maschere lungo un cammino religioso e magico, oltre Artistico che, allo Scopo di Indagare le PROPRIE emozioni e contraddizioni, rispecchiandosi Nella realtà umana e dando A ciascuno La possibilità di rispecchiarvisi, per Tentare di armonizzare le PROPRIE Tensioni.
Il percorso espositivo ha inizio con la presentazione di un video realizzato per la manifestazione con lo Scopo di penetrare la suggestiva atmosfera del teatro Nō. Nelle vendita Proseguendo il visitatore incontra i disegni ed i bozzetti originali eseguiti dal Maestro Nomura, primo e Fondamentale passo verso la costruzione della maschera. Fin da subito il pubblico è avvolto in un'atmosfera magica e misteriosa, grazie ad un allestimento Che contraddistingue Ormai la metodologia espositiva delle mostre curato dall'Associazione Yoshin Ryu: un'ambientazione sonora, Che segue i Canoni della musica teatrale giapponese, un ' illuminazione studiata scrupolosamente el'utilizzo di strutture particolari per l'esposizione delle opere suggeriranno e susciteranno nel pubblico le emozioni e lo predisporranno uno vivere Un'esperienza estetica diversa e lontana dai comuni percorsi museali.

Ogni maschera Sarà posizionata All'interno di vetrine trasparenti in gran parte trattenute in sospensione in modo da permettere di Essere ammirate In ogni parte.


fonte http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=16995

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